mercoledì 29 aprile 2009

Amicizia

ric
Ci siamo conosciuti davanti a una fotocopiatrice in un mondo assurdo

Da allora mi hai saputo fare ridere come nessuno ci riesce

Mi hai sorretta in una città che detestavo, portando i miei occhi in giro su un motorino che poteva percorrere tutto il mondo

Ho conosciuto attraverso te la leggerezza, la profondità, la raffinatezza dell'allegria

E il saper scappare da mondi troppo chiusi dall'uscita di sicurezza della stravaganza

Hai sempre saputo trasformare qualsiasi cosa in bellezza, anche un nastro di scotch

E quando hai sentito la tua vita soffocare, ti ho visto fare i bagagli con la velocità dell'acqua che scorre e ti ho visto fluire in una città lontana, di cui conoscevi solo il nome.

Mentre io continuavo a cercare un senso dove il senso è l'unica cosa che non c'è, insabbiandomi in una caparbietà cieca, tu ballavi scavando non in basso, ma nell'aerea sconfinata terra dei desideri,  trovando un senso nei sogni, accettando gli incubi come amici, trasformando anche loro in eccentrici solitari che vogliono solo essere amati e vivendo l'unica via percorribile: essere chi veramente si è.  

domenica 19 aprile 2009

Scott Hamilton

Ha le mani piccine, il sorriso in bilico, una grande ironia nel modo di camminare. E soprattutto un suono grandissimo. Ascoltarlo è un piacere e un onore per il cuore.



 



 




sabato 18 aprile 2009

Questo gioiello è nel dvd su Chet Baker: Let's get lost.



Bruce Weber, grande fotografo, ha fatto uno splendido lavoro. Credo sia imperdibile.



 




E' come raggiungere la luna

E' come raggiungere la luna


E' come raggiungere il sole


E' come raggiungere le stelle


Raggiungere te


Sei così lontano lassù


Come posso aspettarmi che un angelo mi ami?


Chi è così divino come te?


E' come volare senza ali


Suonare il violino senza archetto


E un milione di altre cose


che nessuno può fare


Anche se le mie speranze sono poche


Nel segreto del mio cuore prego che ti arrenderai presto


Anche se è come raggiungere la luna.












Che pezzo magnifico!

venerdì 17 aprile 2009

Per A.


 


Vieni più vicino. Di più. Entra negli occhi. Nel cerchio nero. Ecco. Non è piacevole, vero? Ora non vedi niente ma presto vedrai. Corri. Sbrigati. Attraversa tutti quegli ostacoli, tutte quelle strutture. Sembrano rigide. Lo sono, sono anni di costruzioni. Non fermarti. Quegli ostacoli sono le cose che ho imparato. Sono difese. Fragili. Ancora più in là, so che vedi qualcosa. Non mi fai male. Vai oltre. 


Ecco. Sei impietrito adesso. Ma non chiudere gli occhi, non chiuderli. Io ormai devo tenerli spalancati per non inghiottirti. E per non impedirti di uscire. Io non posso chiuderli, nemmeno un battito. E' la stessa forza di volontà che chiedo a te. Ora non voltarti. Lo spazio è poco. Devi essere preciso. Sì, sto lì. Mi hai trovata finalmente. Per favore, dì a quella bambina di alzarsi, di muoversi da lì. Di riattraversare tutte quelle strutture e costruzioni che hai visto, dille pure che le possono servire se riesce ad arrampicarcisi sopra. Dille di uscire. L'ho rinchiusa lì perché non soffrisse. Lei doveva chiuderli per forza gli occhi, non era pronta. Ma ora ce la può fare, aiutala. Ce la fai. Avanti. Non è stanca, è solo che non ci è abituata. Sì, che si fida di te. Parlale con dolcezza. Io non posso parlarle, non mi ascolta. Ma ti ha riconosciuto. Dille che c'è bisogno di lei. Dille che quando uscirà dovrà ripararsi dalla luce. E che le sembrerà di essere cieca. Sa vedere solo nel buio lei, è lì che si orienta. Ma non è tutto solo buio. Deve vederlo tutto il resto. E' ora. Ed è ora che tu la conosca. Non è come me. E' delicata. E' timida. Non è abituata a stare con gli altri. Ha paura. Ma tu non averne. Vai più vicino. Ancora di più. E prendila per mano. E dalle tanti colori, le piacciono così tanto che non lo sa dire. Ti sta già disegnando. Sorride. E' il mio primo abbraccio.







martedì 14 aprile 2009

Che coppia.

Bertolt Brecht e Kurt Weill.



Mi chiedo perché non si siano reincarnati. A me mancano parecchio.



Nel 1927 hanno tirato fuori questa cosetta qui:



 



sabato 11 aprile 2009

E trema la terra,

la terra trema.

C'è solo una cosa buona:

La verità.

Si scopre il cuore, si apre impaurito.

E si scopre chi proprio no,

chi non ce l'ha.

martedì 7 aprile 2009

Scossa

Ondeggia, prima e mentre, nella premonizione e leva il letto dal riposo, strappa l'àncora e s'inabissa in paure di morte e catastrofi nel sonno, il movimento orizzontale innaturale e di natura pieno; cadono con peso sonoro carte e fogli e ritagli di giornali svolazzano, libri svegliano.

Decidere fuga o abbandono alla fatalità in secondi dilatati, lunghissimi di irrealtà, eppure minacciosi come travi. Un ricordo si vede con gli occhi semichiusi ma sbarrati, un ricordo della prima scossa, scale di corsa, correre in braccio a un ragazzo dalla prontezza di padre. E gente in strada, coperte addosso a riparare geli e a raccontare ognuno lo stesso momento, per farlo passare.

Poter raccontare è dovere e fortuna di chi sopravvive.


giovedì 2 aprile 2009

Docce d'aprile

Quando le docce di aprile arrivano da te,


portano fiori che sbocceranno a maggio


perciò quando piove non dispiacerti perché


non piove pioggia: piovono violette, coraggio.


 


E quando vedi le nuvole sulle colline


sai che porteranno una folla di giunchiglie


tu continua a cercare un  azzurro uccellino


e ascolta la sua musica piena di meraviglie


quando le docce d'aprile si fanno vicine






Traduzione della canzone April Showers, del 1921, musica di Louis Silvers e parole di B.G. De Sylva.